Cucina
I primi piatti
E’ un po’ improprio parlare di “primo piatto” nella cucina tipica della Valpolicella, in quanto la divisione tra primo e secondo è arrivata con il benessere economico. Da sempre in Valpolicella il primo piatto per eccellenza era la minestra: o di verdure, con l’aggiunta di patate e fagioli, o il riso con le verdure e …
I secondi piatti
Come già detto il piatto principe di carne nella Valpolicella è il lesso. Ancora oggi nessuna vera festa familiare è tale se non ha il piatto di lesso. gallina, manzo, lingua e cotechino. Praticamente sconosciuto l’arrosto, che faceva la sua apparizione esclusivamente sulla mensa dei signori o ai pranzi di nozze: naturalmente si parla quasi …
I dolci e i liquori
Anche i dolci erano ben pochi e certamente non raffinati. Una curiosità è che in quasi tutte le pissote con l’uva o con le ciliegie si usava l’olio in luogo del burro, il quale era destinato a preparazioni più “ricche”: la pasta frola, la spongà: Anche la panna appena affiorata dal latte si usava per …
Le verdure e la frutta
Terra di orti e giardini, anche per la presenza di numerose ville,la Valpolicellaha sempre avuto abbondanza di verdure, in qualche caso è stata anche fornitrice della vicina città di Verona. Le verdure di tutti i tipi non erano e non lo sono tuttora, oggetto di particolari ricette elaborate: il valpolicellese le ha sempre considerate semplici …
Cibo e memoria
Il binomio cibo memoria ha non solo illustri precedenti letterari, ma ormai è quasi un luogo comune e ogni esperienza gustativa viene caricata di capacità rievocative di una sensorialità autentica in quanto antica e pressoché scomparsa. In buona parte ciò dipende dal sospetto o da una rassegnata constatazione che la civiltà tecnologica ci abbia sottratto …
Il vino nella tradizione popolare
Come per molte altre tradizioni, anche per il vino vale la regola dei Santi, cioè le date significative sono quelle di feste religiose importanti: si vendemmiava intorno alla Madonna del Rosario (prima domenica di ottobre), intorno all’Immacolata (8 dicembre) si pigiava l’uva del recioto che veniva imbottigliato il Venerdì Santo. Se per noi oggi sembra …
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