4 passi di gusto 2011 – 8° edizione
ZWEI SCHRITTE… MIT GESCHMACK IM TAL VON MARANO
Chi dice Valpolicella oggi dice vino e rischia di vedere soltanto una distesa di vigneti. Ma la Valpolicella non è mai stata e ancora non è solo vigne e vigneti. Nel passato, neppure troppo lontano, di qualche decennio fa, i filari di viti (dove si vedevano ancora numerosi frassini e olmi, gli antichi sostegni vivi) erano intervallati da quare (campi) di grano o granturco e in primavera tutta la valle era bianca di ciliegi in fiore. Ma, per cogliere una residua eppure vivace continuità con il variegato paesaggio tradizionale, occorre camminare per le stradine poco praticate e osservare e curiosare anche fra i dettagli minuti delle scarpate o dei boschetti sopravvissuti, cercare nei vigneti meno appariscenti per ordine e geometrie, godersi le sagome dei gelsi, le macchie verde argento degli olivi o i profili dei cipressi all’orizzonte. Oppure riconoscere e ammirare le foglie maculate della polmonaria, le chiazze azzurre del miosotis o quelle fucsia del lamio, o l’umile margherita dei prati. Alla varietà del paesaggio agrario corrisponde la varietà del paesaggio antropico, quello degli insediamenti, anch’esso vittima in parte di una inarrestabile modernizzazione ma ancora ricco di suggestioni: dalla chiesetta romanica, affrescata in antico all’interno e all’esterno, al capitello, ormai spoglio del suo san Vincenzo, al rustico, abbandonato da decenni, alla villa veneta che domina sia le vecchie schiere di case contadine sia le nuove villette con recinzioni e giardino di conifere, alla contrada antica con al centro la sua bella fontana, al villino ottocentesco, elegante vestito urbano di un nuovo modo di vivere da signori la campagna.
A tenere insieme il tutto, un fitto reticolo di viottoli e stradine, riscoperte in anni recenti proprio da manifestazione come la “4 Passi” e dalla ritrovata abitudine, appena il tempo e il lavoro lo permettono, di misurare il proprio ambiente con i propri passi, magari in compagnia, oppure con una bici o magari anche a cavallo, ma sempre con gli occhi e il cuore ben aperti.
Il percorso prevede la partenza nella Piazza dello Sport di Valgatara. La prima tappa avverrà sul prato antistante la Chiesa di San Marco al Pozzo, per degustare l’antipasto a base di salumi e Valpolicella Classico dell’Az. Agr. F.lli Degani di Aldo Degani.
Si sale poi a Monte Sant’Urbano per la seconda tappa, presso l’Az. Agr. Filippini Alessandro di Luigi, a base di tortellini al burro fuso e salvia e di Valpolicella Classico. La terza tappa sarà in corte Ciòdoli a Prognol, per per assaggiare i nostri “bigoli e sardele” all’olio extravergine di oliva di Marano, in connubio con il Valpolicella Classico di Antolini Pier Paolo e Stefano Sc. Agr.
Si sale nuovamente per la quarta tappa, in località Bignele, presso la cantina dell’Az. Agr. Aldrighetti Luigi Angelo e Nicola, per il bollito misto con la “pearà” di Elda e Giannina. Il Ripasso è d’obbligo. Quinta tappa in località Gnirega, presso l’Az. Agr. Gnirega di Clementi Pietro, per assaporare il connubio tra Monte Veronese mezzano, miele di Marano e Amarone.
Il dolce lo gusteremo nel giardino di Villa Rimini, in compagnia di un bicchiere di Recioto di Giuseppe Campagnola. Un assaggio di Nocino poi una tazza di caffè in Piazza dello Sport, per concludere in bellezza la giornata.
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