Nella 4 passi di quest’anno la presenza dell’acqua è costante, ad esempio con le fontane di paese, spesso dimenticate e abbandonate, quasi tutte non potabili, che parlano ancora il linguaggio del tempo. Basta sedersi vicino, ascoltare il rumore dell’acqua e piano piano tornano i suoni dei secchi di rame, delle “gerle”, del bestiame che si abbeverava, delle lavandaie che lavano i panni e fanno filò. L’acqua è una risorsa essenziale e mantenere integri sorgenti, ruscelli, canali e fontane è fondamentale per garantirci non solo l’esistenza fisica ma anche quella “psichica” ed etica: preservarla significa custodire parte della nostra identità.
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