L’Arena 30 aprile 2011
Marano. Domani l’appuntamento con la Festa delle Grotte: saranno visitabili il Coalo del Diaolo e il Buso Streto
Da malga Biancari alla scoperta dei «covoli»
Gianfranco Riolfi
A disposizione nella zona una bella serie di itinerari per ammirare le fioriture in particolare di orchidee
A marano domani si festeggia in grotta. Ritorna in occasione del 1° maggio, a malga Biancari, nell’alta valle di Marano, la Festa delle Grotte. Malga Biancari è un vecchio casello turnario, cioè una malga di contrada, dove i contadini conferivano giornalmente il latte per farne burro e formaggio. La struttura è stata restaurata e il Comune di marano la mette a disposizione della Pro loco per alcune manifestazioni.
La malga si raggiunge con una comoda strada asfaltata che, dalla provinciale 34, quella che da San Floriano risale tutta la valle di marano, si stacca a sinistra in direzione Girotto da un incrocio poco dopo il paesino di San Rocco. Ma qualcuno, più sportivo, potrebbe parcheggiare l’auto proprio a San Rocco e raggiungere malga Biancari a piedi in un’oretta di cammino lungo un percorso in leggera salita, ma ricco di fascino, fra ciliegeti e boschi di carpini e roverelle.
Occasioni per muovere i piedi comunque non mancheranno neppure per quelli arrivano in auto. In mattinata e nel pomeriggio sono previste visite guidate ai covoli, il Coalo del Diaolo e il Buso Streto, per l’occasione illuminati dalla Protezione civile di marano, per un’oretta di cammino fra andata e ritorno. Per gli escursionisti più affiatati invece, alle 10 parte una camminata con guida della durata di un paio di ore alla Valsorda e alla Sabbionara. Tutto intorno a malga Biancari si sviluppa un reticolo di comodi sentieri ad anello, tutti diligentemente segnalati, lungo i quali è possibile osservare svariate fioriture del bosco, dal frassino al maggiociondolo, dalla madreselva al biancospino, dalla robinia al ligustro.
Va ricordato che questo è il periodo della fioritura delle orchidee selvatiche, fiori delicati e rari, e ovviamente protetti, diffusi in tutti gli angoli dei boschi della zona, ma visibili solo con un po’ di attenzione (e forse di affetto). A mezzogiorno la Pro loco garantisce un piccolo ristoro con panini, bevande e caffè. Una domenica fuori porta, un’opportunità di immersione nella natura su misura sia per i pigroni che per gli indefessi della fatica.
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